Chi di voi non ha mai commesso una di queste “cappellate” durante il mixaggio di 2 o più tracce?
A tutti è capitato almeno una volta di andare a rosso con il segnale del mixer, di non rispettare la metrica del disco o di fare un uso inappropriato dei filtri.
Ma andiamo con ordine e vediamo quali sono questi errori e come porvi rimedio durante una serata.
Tra gli errori più comuni commessi dai Djs ne abbiamo selezionati 5 su tutti:
1) Il più comune è sicuramente andare a rosso con il mixer. Questo succede quando il Dj satura i Gain o Trim dei canali senza rendersi conto che il guadagno del volume di una traccia serve a livellare due tracce che son state prodotte e masterizzare in due studi diversi e che quindi anche se di pochissimo i volumi saranno differenti. E qui che entra in gioco il Gain che permette di livellare il “guadagno” di una traccia rispetto a quella che il pubblico sta ascoltando. All’interno di questo errore molto spesso cè da ricordarsi che se i volumi dei Gain sono tirati su al massimo, anche il master del mixer stesso sarà a rosso. Perciò uno dei migliori sistemi è innanzitutto riportare il volume del master entro e non oltre la soglia del limite rappresentato solitamente da una barra metrica che indica con colori come il verde, il giallo e il rosso quando il nostro segnale inizia a distorcere e di conseguenza usare i Gain in modalità FLAT. Qui di seguito un esempio di distorsione su Pioneer DJM 900 Nexsus.
2) Il secondo errore più ricorrente durante un dj set è il non rispettare la metrica del disco; molto spesso questo accade per distrazione, in quanto in console non c’è solo il Dj ma bensì un botto di gente e può capitare che il disco venga lanciato in battuta, ma senza rispettarne la metrica; ovvero ogni disco è scritto “all’interno” di specifiche battute; solitamente dipende dai generi musicali. Facciamo un esempio: se suoni un disco tech house ogni 32 battute dall’inizio del brano entra un nuovo suono che accompagna la traccia stessa. Perciò è fondamentale che il Dj non si distragga e resti sempre sincronizzato con il disco in uscita sul Master. Qui un esempio di mixaggio in digitale con SERATO DJ dove si vede chiaramente che la metrica non è stata rispettata.
3) Sovrapporre le vocal o le melodie. Tra tutti gli errori è sicuramente uno dei peggiori che si possano commettere e molto spesso se ne sentono di ogni; non basta che le due vocal siano a tempo ed intonate (stessa scala cromatica) ma bensì bisogna stare attenti, in fase ti preparazione al dj set, che queste stiano bene insieme e non si accavallino durante la riproduzione delle 2 song. Facciamo un esempio: un buon modo di accostare 2 vocal è sicuramente quello di usare una vocal maschile e una femminile e di conseguenza giocare con il contrasto tra una voce come quella maschile spesso più grave e rauca rispetto a quella femminile più squillante e che quindi si esalterà su frequenze diverse. Un altro esempio è quello di non usare 2 vocal “lead” o main solo vocal (quella del cantante principale per intenderci) in quanto è come se volessimo usare all’interno di una song 2 voci “soliste” che si accavallerebbero creando un effetto di sovrapposizione del tutto innaturale, ma bensì meglio usare un “coro” e una voce lead. Stessa cosa vale per la melodia; quando parte non c’è più molto da fare se non aspettare il momento in cui scompare dalla riproduzione della traccia stessa. Nell’esempio riportato qui di seguito abbiamo 2 Main solo Vocal entrambi a 120 bpm #key C. Dalla loro sovrapposizione risulta un mix poco gradevole in quanto le voci si accavallano malgrado lo stesso tempo e la stessa tonalità. La cosa migliore da fare e far coincidere il punto di mixaggio li dove una delle 2 vocal scompare dalla traccia. Qui di seguito un esempio di 2 vocal su Logic Pro X.
4) Un altro comunissimo errore nel quale siamo incappati tutti almeno una volta è “scavallare” la battuta del disco entrante rispetto al disco in uscita sul master detto anche “trainwrecking”; Quando questo accade è come se si creasse un vero e proprio effetto di “ritardo” che a sua volta genera, nella percezione di chi è in pista a ballare, una sensazione di confusione, in quanto le song sono riprodotte con due velocità differenti; il risultato è quello di non riuscire a seguire più nessuna delle 2 tracce e perdere di conseguenza “la pista”. Quando questo accade la cosa più veloce da fare è quella di tagliare le basse frequenze sulla traccia in uscita, “spingere” manualmente il disco o wheel (Cdjs, Controller, etc) e accompagnare il Pitch con piccoli movimenti della mano. Nell’esempio qui sotto si può notare come il Cue rosso del deck A sia perfettamente allineato in griglia, mentre il Cue giallo del deck B sia in ritardo. Questo è dovuto alla differenza di velocità di riproduzione (121 BPM deck A / 129 BPM deck B) tra i due DECK.
5) L’errore che ci fa capire che il Dj che stiamo ascoltando sia un principiante, è l’utilizzo inappropriato dei tagli di frequenza. L’equalizzazione presente sui mixer è suddiviso generalmente in 3 “range” o porzioni di frequenze: Low freq (bassa) Mid freq (media) e high freq (alta); tranne alcuni casi come i mixer di fascia medio alta dell’Allen&Heath che presentano un doppio taglio di frequenza per il “range” centrale ovvero il mid freq; quindi su questi mixer avremo la possibilità di tagliare ulteriormente le medio basse e le medio alte così da ottenere dei tagli differenti ed esaltare delle frequenze rispetto a della altre. E’ questo sicuramente il secondo errore più comune in quanto un Dj alle prime armi pensa che alzando le basse frequenze della traccia serva ad ottenere un sound più corposo e un volume maggiore. Ma in realtà non è così; basti pensare che alzando più della metà delle basse frequenze si andrà incontro ad un effetto di distorsione o saturazione dell’audio stesso. Molto spesso quando questo accade sono proprio le basse frequenze che rischiano di sparire dalla riproduzione della song. Peggio ancora quando si alzano al massimo le alte frequenze senza rendersi conto del “fastidio” che si provoca a chi ascolta la nostra musica. La cosa migliore da fare in questi casi è ridurre i tagli di equalizzazione e riportarli in FLAT così da ottenere un sound gradevole e non incappare nel malfunzionamento del sistema audio e prevenire dei picchi e sollecitazioni che potrebbero bruciare dei coni o gli amplificatori stessi per non parlare dell’udito del pubblico. Qui di seguito un esempio di distorsione.
Commettere degli errori come il “trainwrecking” o la sovrapposizione di due “vocal” è una cosa abbastanza normale quando si è alle prime armi e non solo; spesso questo capita quando cerchiamo di mixare due song che non funzionano benissimo insieme in determinati punti e quindi il risultato sarà un mix sforzato; ed è una cosa che capita raramente anche ai Top Dj.
Leave A Comment