Eccoci al secondo appuntamento con FRIDAYMIX, la nostra rubrica mensile dedicata al talento dei DJ & Producer pugliesi e non, che si raccontato in una breve intervista, ci anticipano alcuni dei loro progetti futuri e rilasciano in esclusiva per Nova System un PODCAST in FREEDOWNLOAD. Con molto piacere oggi vi presentiamo un duo pugliese che sicuramente molti di voi già conoscono e ascoltano grazie alle loro produzioni e il loro sound: gli STOP FILE . Cresciuti a Manfredonia in provincia di Foggia condividono la stessa passione per la musica sin da subito e nel 2012 decidono di creare il loro progetto musicale. I loro set sono sempre in continua evoluzione e le loro produzioni si sono fatte presto notare da alcuni grandi della scena Techno come LOCO DICE (fondatore dell’etichetta DESOLAT) e molti altri “Big” della culture Club.
“Un ora di musica mai banale, in continua progressione ritmica, dalle ambientazioni dark e dalle melodie molto avvolgenti: non chiamatela semplicemente techno.” Buon ascolto a tutti e in bocca al lupo agli Stop File!!
Lino Nigro intervista STOP FILE:
Un Duo, la stessa voglia di produrre musica, di condividere emozioni uniti dalla stessa passione. Quando è scattata questa scintilla? E come siete riusciti a trasformarla in realtà?
Essendo della stessa città, dall’amicizia ne è nata la collaborazione artistica, iniziando a creare le prime tracce fatte assieme fino al momento in cui è nato il brano “Cichito”. Ed è grazie a questa traccia che è scattata la vera e propria scintilla, la voglia di unire le nostre forze sotto un unico e vero nome. C’è anche da dire che l’idea del duo ci è stata fortemente suggerita da un noto artista italiano come Emanuele Inglese, che fin dall’inizio ha subito creduto in noi, e di questo non possiamo fare altro che ringraziarlo.
Dal 2012 ad oggi avete rilasciato EP per diverse etichette come la KD Music, Monique Speciale, Microtech Records, Theatre, Amazing Music, Hoehenregler Records fino ad approdare in DESOLAT. Parlateci del vostro percorso artistico.
Il nostro concept di rilasciare musica è stato e lo è tutt’ora quello di stampare su determinate label, preferendo fare poche release, ma buone, che possano suscitare un minimo di interesse per coloro che amano e seguono questo genere. Crediamo sia inutile fare 500 release all’anno su varie label, perchè alla fine non ti portano assolutamente a nulla, il tuo lavoro non verrà apprezzato.Sul nostro percorso artistico fin’ora siamo molto soddisfatti, poichè ogni release stampata ha avuto la sua storia, il suo piccolo successo. Alcuni Ep stampati su queste label che hai appena citato sono stati suonati da dj come: Loco Dice, Adam Beyer, Luciano, Carl Cox, Capriati,Tanzmann, Reboot, Karotte, Basti Grub e tantissimi altri, quindi, per il momento non ci possiamo lamentare.
Panic, la vostra ultima creatura ha ottenuto un discreto successo; è stata suonata da molti artisti internazionali e dallo stesso Loco Dice più volte durante i suoi show case. Quanto tempo ci avete lavorato su? E come è nata l’idea?
Panic è stata una bellissima soddisfazione, non credevamo ai nostri occhi quando ricevemmo quella famosa email da Desolat. Un sogno che si realizzava. Per quanto riguarda il tempo impiegato, ricordiamo che fu fatto in pochissimo tempo, impiegammo circa tre giorni ed eravamo molto eccitati dal lavoro svolto. Come ogni progetto la nostra idea nasce prima di tutto dallo stato d’animo che abbiamo dentro. Tutto ciò è molto importante per il sound che andremo a tirar fuori. Evidentemente quel giorno eravamo più ispirati a fare quel tipo di sound più adatto ad una situazione di dancefloor.
Amsterdam Ade Theatre Night: in soli 3 anni dall’inizio del vostro progetto siete riusciti ad esportare i vostri beat fino ad uno dei Festival più importanti della scena Europea. Cosa vi ricordate di questa esperienza? E cosa manca in Italia per poterla riproporre?
In primis dobbiamo ringraziare Matteo Gamba della Theatre per averci invitato a partecipare a questo grosso festival come ADE. Tutto sommato è stata una bella esperienza, soprattutto perchè in queste grandi manifestazioni hai la possibilità di incontrare parecchi artisti, scambiare qualche parola, opinioni e tante altre cose; e poi anche perchè abbiamo approfittato a conoscere la città visto che era la prima volta in quel di Amsterdam. Per quanto riguarda l’Italia non manca assolutamente nulla, in città come Roma o Milano questi tipi di eventi si possono svolgere senza problemi, l’importante è avere una solida organizzazione e soprattutto una buona “meritocrazia” da parte dei promoter.
Cosa dobbiamo ancora aspettarci dagli STOP FILE per questo 2016? Qualche anticipazione?
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