L’attuale figura del Disc Jockey, un tempo personaggio indiscusso della night life, negli ultimi anni si è dovuto rimboccare parecchio le maniche per stare al passo con i tempi. Tanti o forse troppi sono i ruoli che son saltati nell’ultimo decennio; ad esempio i Pr un tempo lavoravano per il Club mentre ora lavorano per se stessi, organizzando loro direttamente la serata e decidendone i guest e le line up; e lo stesso per il Dj al quale i gestori dei locali chiedono di “portare gente”. Il caro e vecchio “personaggio” che tutti conoscevamo è lontano anni luce dallo standard che il mercato richiede. In questo articolo vedremo insieme alcuni suggerimenti per diventare un Dj affermato e non rischiare di perdersi nella massa.
#1 Creare un disco di successo
C’è solo un modo per avere successo nell’attuale mercato discografico ed è la produzione dei propri brani. Attualmente potrebbe non bastare una buona tecnica, una selezione ricercata o saper coinvolgere il pubblico dalla console; ma il Dj deve anche avere buone capacità di produzione e discrete conoscenze di tecniche da studio e questo molto spesso a discapito della propria creatività; infatti deve essere in grado si sfornare hit e scalare le classifiche e di fare tutto da solo. In questo modo potrà farsi conoscere in breve tempo da tutti gli addetti ai lavori anche dall’altra parte del mondo e una volta innescato il sistema incrementeranno i followers, le richieste di Gigs e di collaborazioni esterne. Le giuste conoscenze dei software che utilizza, i giusti sample e Vst che richiamano il genere e la giusta dose di fortuna, abbinata alla capacità di dialogo con gli artisti e le etichette alle quali invia le proprie demo, può altresì fare la differenza.
#2 Produrre per essere rispettati
Un bravo Producer è anche un bravo Dj; difficilmente si pensa il contrario. Con l’arrivo del digitale in moltissimi si sono improvvisati Djs; solo fino a poco tempo fà ci si poteva far apprezzare per le proprie skills di beatmatching e la selezione di brani accumulati in anni di ricerca e viaggi in giro per il mondo. Ma ora tutti con un controller si sentono di poter fare altrettanto; per questo è necessario produrre i propri brani, confermarsi sul mercato e riscuotere il meritato rispetto, che allontana ogni pregiudizio sopratutto dagli addetti ai lavori.
#3 Studiare le basi della musica
Solo studiando e approfondendo i brani degli artisti a cui ci ispiriamo potremo avere una conoscenza più ampia della musica in generale. Il famoso ear-training serve proprio ad ascoltare in modo critico e analitico un brano per riuscire a riprodurre le sonorità, la metrica e il genere. Ma ascoltare in modo critico e riprodurre non significa copiare; solo cercando la propria identità e traendo ispirazione da ciò che ascoltiamo potremo realizzare dei brani diversi dagli altri ed arrivare in classifica.
#4 Make a hit or die tryin’
Difficilmente la prima produzione sarà una hit da top ten; infatti tutti i migliori producer hanno inanellato una serie di brani di differente livello artistico prima di arrivare in cima alle classifiche. Uno degli step da seguire è innanzitutto avere un djset coerente di brani prodotti da voi e da altri producer che suonino bene con i vostri e un vostro brano di successo che possa contraddistinguere la vostra performance. Se poi siete riusciti al vostro primo brano a creare una Hit di successo o siete predestinati o siete molto fortunati.
#5 Create il vostro stile
Una questione da tenere in considerazione: potrebbe capitarvi di selezionare musica dal vivo ed essere ben preparati con la vostra scaletta; può anche succedere che chi suona prima di voi utilizzi alcuni dei brani che voi stessi avevate selezionato e di conseguenza dovrete riadattare in corsa la vostra performance. Questo accade perchè con il digitale è molto probabile che all’interno di una serata un altro Dj ha acquistato alcuni brani che sono tra i più apprezzati del momento; difficilmente accadeva questo con il vinile in quanto poteva capitare di incontrare un altro Dj con 2 vinili uguali ai tuoi ma non di certo con mezzo hard disk pieno degli stessi titoli.
Per sfruttare al meglio le proprie possibilità utilizzare dei set up che vi consentano di ampliare la vostra selezione già accurata, con la possibilità di utilizzare campioni ritmici da far suonare con il brano che avete selezionato oppure dei pad o delle vocal che accompagnino il vostro set. Strumenti come Traktor ad esempio consentono l’utilizzo dei Remix Decks e negli ultimi periodi degli STEM che vi consentirebbero di apportare variazioni in tempo reale ai brani che state proponendo, in modo che la vostra performance sia il più originale possibile; un esempio su tutti può essere Dubfire che utilizza il Traktor con cui suona i propri brani e quelli di altri producer e la Ableton Push con cui aggiunge ritmiche o altri suoni così da rendere unico il proprio live set.
video interview via djtechtools
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